Rete informale dei giovani del Comune di Roma
... La gestione delle funzioni pubblica ed pedagogica del civis
Il Sistema di coordinamento delle politiche a favore dei giovani prevede che il Municipio sia l’ente più vicino al cittadino che ha l’obbligo di rispondere e rappresentare i bisogni dei minori alla comunità locale. L’efficacia del suo operato è commisurata al tempo e alla considerazione che il Municipio dedica all’ascolto e alla ricezione dei bisogni di tutti i cittadini, traducendo successivamente quelle istanze in azioni volte a migliorare il territorio.
Roma Capitale tutela i diritti delle bambine e dei bambini uniformandosi alla Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; ne promuove in particolare il diritto alla salute, alla socializzazione, alla partecipazione, al gioco, allo studio (art. 2, comma 8 e 9 - Statuto di Roma Capitale) e promuove l'istituzione dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli Municipali delle bambine e dei bambini e dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli Municipali delle ragazze e dei ragazzi al fine di favorire la loro partecipazione alla vita della comunità locale.
“Fallo diventare cittadino di uno stato governato bene”
Senofilo Pitagorico
“La città non è una utopia” ma una condizione indispensabile per consentire ai minori la partecipazione ad una vita sociale attiva, che li vede protagonisti da subito di iniziative per il territorio e la comunità locale, in funzione dello sviluppo di una convivenza pacifica ed interculturale.
L’azione pratica dei giovani all’interno dei municipi, oltre ad essere una fondamentale fonte di autostima e di senso di efficacia, favorisce la promozione del Bene Comune e di un ambiente sicuro nel quale i giovani possono manifestarsi.
La Comunità Educante Diffusa assiste i minori in tutte le fasi della crescita, dall’infanzia all’adolescenza, assicurando il diritto al gioco, all’istruzione, all’educazione e l’accesso ai servizi.
Una società fondata sul principio di inclusione prevede che ogni individuo venga considerato alla stregua di tutti gli altri, soprattutto nei diritti politici, civili, sociali ed economici.
Va da se che una società fattivamente attenta ai bisogni dei minori, ha l’obbligo etico e civile di ascoltare e porre al centro il punto di vista dei giovani cittadini, fornendo loro gli strumenti, uno spazio e un contesto di apprendimento, nel quale possono incontrarsi, confrontarsi ed esprimere le proprie esigenze su materie di propria conoscenza, competenza e pertinenza.
Il Consiglio Municipale dei Bambini, dei Ragazzi e dei Giovani, mutuando quindi il modello della cultura ellenica dell’VIII sec. a.C., propone l’assemblea dei giovani al centro del territorio per accrescere il senso di responsabilità, il senso di comunità e l’identità dei futuri cittadini.
... La palestra e l'operatività del civis in ambito scolastico e territoriale
La scuola propone momenti di aggiornamento volti a richiamare e sollecitare l’attenzione degli insegnanti su temi e strategie didattiche, differenti per modalità e dinamiche, indispensabili per sviluppare nei ragazzi una “buona pratica” nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza attiva. Questo strumento è pensato per essere di supporto a chi è deputato, attraverso un modello olistico, ad accompagnare i minori negli anni dell’adolescenza e preadolescenza: anni decisivi per avviare processi di maturazione, sviluppo e crescita del futuro cittadino.
... La gestione pedagogica aperta del civis e della sua rete
È un luogo e contestualmente una dimensione, non solo bio-psico-sociale, ma anche comunitaria, che favorisce l’incontro, la crescita e lo scambio tra i minori, le scuole e i rappresentanti delle politiche del territorio municipale. Al suo interno i ragazzi espongono e sviluppano idee e punti di vista, propongono iniziative, diventando così attori consapevoli del cambiamento che vedono realizzato sul territorio che attraversano.
... La volontà del civis per un territorio e per una crescita sana
I temi fondamentali di conoscenza, competenza e pertinenza dei giovani, sui quali possono assolvere alla loro funzione "consultiva" nei confronti della gestione della cosa pubblica vengono qui rappresentati nelle seguenti 4 aree generali: